Grazie al progetto europeo V-iola mi sono trovato nel paese di Sutomore, in Montenegro a trattare il tema della prevenzione da un altro punto di vista, con volontari di altri paesi europei, presenti fisicamente o che ci supportavano da remoto, fondazioni di ricerca italiane e montenegrine e personale del ministero dell’interno montenegrino.
Il progetto infatti è incentrato sull’utilizzo del volontariato on line come supporto a Montenegro e Serbia. Parliamo di DRR (Disaster Risk Reduction), attraverso una serie training specifici per rafforzare la capacità di prevenzione rispetto alle emergenze dei paesi ospitanti.
La diffidenza iniziale, dovuta anche alla lingua, da parte di un po’ tutti, piano piano è andata scemando: le pause caffè, di un ottimo caffè durante il training e i momenti off, fuori, ci hanno permesso di fare squadra.
E anche se senti che è giunto il momento di ritornare a casa, perché 5 giorni sono lunghi da passare fuori, perché tuo figlio ti manca .. non lo vedi dalla settimana prima, per la fidanzata che pensi di vedere in settimana e invece ti fa una sorpresa e si fa trovare fuori dagli arrivi ad aspettarti..
Alla fine, è bello tornare alla vita di tutti i giorni, ma senti che un po ti manca la vita di squadra di quei giorni, e allora la scrivi e la condividi con due foto, come in questo post.
La mattina, quando mi avviavo verso la destinazione che ci hanno assegnato, alzando lo sguardo, potevo vedere come le splendide montagne bellunesi, con qualche spruzzata di neve, alternata ai giochi di colori dei pochi alberi rimasti in piedi, illuminati dal sole, facevano da sfondo ad uno scenario disastroso, completamente diverso da quello che era prima, ma entrambi naturali.
Arrivato nel Bellunese pensavo di trovare sgomento, rassegnazione e rabbia. Invece ho trovato delle persone sempre con il sorriso, sempre pronte a mettersi a disposizione nostra, per ogni nostra necessità, nonostante la situazione critica.
I pasti preparati dalla popolazione locale avevano i sapori e gli odori di quelle montagne, pasti che trasmettevano tutta quella generosità e gratitudine, anche in un momento di disperazione come quello attuale.
Porterò con me ogni singola di queste sensazioni. Sono partito da Firenze, con la colonna mobile Regione Toscana, per me la prima volta sul contingente Zero ovvero il primo contingente ad insediarsi. Sarei stato all’altezza di questo gruppo di ricognizione? Sarei stato all’altezza di quelle montagne? E di quelle persone?
Raccontare l’esperienza di un’emergenza non è mai semplice, perché sin dal momento della richiesta di disponibilità sul codice verde, fino ad arrivare ad operare sul campo, nella testa passano tanti di quei pensieri…
L’odore della legna tagliata dai motoseghesti, dell’aria umida che si respirava, il rumore delle motopompe, dei moduli lavaggio, dei capisquadra che impartivano i compiti, ci hanno dato la forza di andare avanti per cercare di fare qualcosa di buono.
Daniele Santabarbara, colonna mobile Anpas Toscana, Humanitas Scandicci
La settimana scorsa Massimo Faletti, volontario della pubblica assistenza Anpas UST Trento ha effettuao una prima salita assoluta in PAKISTAN sul Kiris Peak (con quota di vetta 5428 mt,)
Un’impresa con la quale è stata aperta una nuova via con 14 tiri di corda fino al 7a + a2 e 12 tiri di neve, ghiaccio, misto!
Quaranta piccoli volontari del futuro in Val d’Ayas per i campi scuola Anpas “Anch’io sono la protezione civile” è il messaggio che riecheggia a Challand-Saint-Victor, piccolo paesino che dà il benvenuto nella suggestiva Val d’Ayas, in Valle d’Aosta.
Quest’anno per la prima volta Challand-Saint-Victor è stata la location dei campi scuola di protezione civile Anpas, che sono iniziati lunedì 15 luglio e si concluderanno sabato 21 luglio.
Quaranta i bambini dai 10 ai 13 anni, che per una settimana saranno i protagonisti del campo scuola. Innumerevoli le attività che hanno cadenzato la giornata dei piccoli volontari: dal montaggio del campo a come funziona un sistema di protezione civile, dal ruolo delle forze dell’ordine ai laboratori, dove si è creato un modellino di campo di protezione civile, poi le dimostrazioni pratiche con il supporto dei vigili del fuoco volontari di Challand-Saint-Victor, Challand-Saint-Anselme e dei dipendenti di Aosta, che hanno fatto vedere le varie fasi di montaggio di una vasca antincendio e li hanno coinvolti in esercitazioni.
Giovedì la giornata sarà dedicata alla Guardia di Finanza. La ricerca di persone e le prove di orientamento e su corda saranno i temi cruciali dell’;incontro.
Venerdì 20 luglio sarà la volta del soccorso sanitario con lezioni teoriche e pratiche tenute dai volontari di Federazione Regionale Volontari del Soccorso della Valle d’Aosta.
Sabato 21 luglio la festa finale farà calare il sipario sui campi scuola di protezione civile Anpas Valle d’Aosta edizione 2018. Soddisfatta la responsabile regionale di protezione civile ANPAS Valle d’Aosta Claudia Benech: “È stata una settimana intensa, ma i risultati e i riscontri ricevuti dai bambini e dai genitori sono molto positivi. I partecipanti ai campi scuola Anpas hanno imparato, divertendosi, quanto sia importante il ruolo della protezione civile e soprattutto sono state date loro le nozioni principali per una corretta prevenzione. Riuscito anche il cambio di location. Fino all’anno scorso il campo scuola si svolgeva a Verrayes, quest’anno per la prima volta siamo venuti in Val d’Ayas. Cambiare location ha permesso di raggiungere un numero maggiore di bambini e nello stesso tempo, come Anpas, l’obiettivo è anche quello di essere più presenti nei vari comuni della nostra regione. Un esperimento questo che ha dato buoni risultati. Siamo stati accolti bene dalla comunità di Challand e dall’amministrazione comunale, cui va il nostro ringraziamento per averci ospitato. Un grazie particolare ai nostri volontari, una trentina circa ( oltre ai valdostani c’era anche un corposo gruppo di volontari della Croce Rosa Celeste di Milano), che mettono il loro tempo a disposizione di questi quaranta bambini, facendo trascorrere loro una settimana all’insegna dell’apprendimento e del gioco.
I volontari sono 24 ore su 24 con i bambini, supportandoli, facendo capire loro le regole di un campo di protezione civile Anpas, programmando attività ludiche e cercando di far comprendere loro quanto sia
importante il volontariato, in modo che in futuro anche questi nostri piccoli aspiranti volontari possano diventare cittadini consapevoli e coscienti e chissà, magari, scegliere anche di diventare dei nostri volontari”.
È iniziato domenica 8 luglio il campo scuola “Anch’io sono la Protezione Civile”, organizzato a Monteroni d’Arbia dal Gruppo di Protezione Civile della Pubblica Assistenza Anpas Val d’Arbia.
Hanno partecipato quaranta ragazze e ragazzi dai 10 ai 16 anni, affiancati nelle attività di vita da campo, formazione e volontariato da circa venticinque volontari ogni giorno.
Tanti i temi affrontati insieme, dalla tutela del patrimonio boschivo e naturalistico alla prevenzione dei rischi, dall’importanza dei piani comunali di emergenza al cyberbullismo, dal primo soccorso con l’uso del defibrillatore semiautomatico alla promozione delle buone pratiche di educazione civica e legalità.
“La nostra proposta formativa – spiegano i referenti del Gruppo di Protezione Civile della Pubblica Assistenza Val d’Arbia – è stata elaborata dai volontari sulla base delle linee guida del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile con il contributo didattico dei formatori della nostra associazione, del gruppo Vigilanza Antincendi Boschivi, del Soccorso Alpino e Speleologico Toscano, della Questura, dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri, della sezione AIB, dei Carabinieri Forestali, del Gruppo Cinofili di Anpas zona senese e dell’amministrazione comunale di Monteroni d’Arbia guidata dal sindaco Gabriele Berni, il quale ha condotto con i ragazzi una interessante riflessione sul piano comunale di Protezione Civile, supportato dall’intervento tecnico dell’ingegnere Giulio Marcucci.
In occasione della festa di chiusura del campo scuola, sabato 14 luglio, i ragazzi hanno presentato ai genitori e agli ospiti dell’associazione il brano “Qui non siamo in vacanza”, una divertente parodia del celebre tormentone “Una vita in vacanza” della band Lo Stato Sociale, scritta e pensata dagli stessi ragazzi e dai volontari per raccontare la vita da campo e i suoi protagonisti che insieme crescono e diventano “migliori”.
“Per mesi – concludono dal Gruppo di Protezione Civile della Val d’Arbia – abbiamo lavorato all’organizzazione di questo progetto e ritrovarci con gli occhi lucidi a leggere le sensazioni e i pensieri che i ragazzi hanno dedicato ai volontari alla fine della settimana ci ha riempito il cuore, ripagandoci di tutta la fatica.”
I ragazzi hanno ricevuto, nel corso della settimana, la visita di Paolo Lucidi, Funzionario del Dipartimento di Protezione Civile, e di diversi referenti ANPAS, tra i quali Egidio Pelagatti, responsabile operativo nazionale delle Pubbliche Assistenze di Italia, Roberto Poggiani, responsabile operativo per Anpas Toscana nonché presidente della Pubblica Assistenza di Chianciano Terme, Dimitri Bettini, presidente del Comitato Regionale di Anpas Toscana, e Paolo Leoncini, responsabile Protezione Civile zona Senese.
Un viaggio formativo presso il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale per ventisei ragazzi del gruppo giovani della pubblica assistenza Anpas “Protezione Civile Morro d’Oro”
Un viaggio formativo quello che si è svolto nella mattinata di sabato, 09 giugno, per ventisei ragazzi del gruppo giovani della pubblica assistenza Protezione Civile Morro d’Oro presso il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale.I ragazzi, di età compresa tra gli 11 e i 15 anni, dopo una lezione teorica sul sistema di protezione civile in Italia, insieme alla dott.ssa Alessia Clemente hanno visitato le diverse strutture operative e incontrato i tecnici che operano nei vari servizi all’interno del Dipartimento: la Sala Situazione Italia, la Sala Comitato Operativo – Coordinamento Emergenze, la Sala Funzioni e Rappresentanze, il COEM – Centro Operativo Emergenze Marittime e il COAU – Centro Operativo Aereo Unificato.
Neiflex è un progetto europeo cofinanziato dalla Commissione Europea e dedicato alla gestione del rischio idraulico
Il Dipartimento della Protezione Civile coordina il Consorzio composto da Francia, Austria, Serbia, Slovenia, Montenegro. Alle attività esercitative ha partecipato anche la Federazione Russa.
I due osservatori Anpas hanno fotografato alcuni momenti dell’esercitazione per la gestione del rischio idraulico.
North Eastern Italy Flood Exercise – Per rispondere al quadro climatico ed emergenziale in continua evoluzione, è stato scelto uno scenario di riferimento caratterizzato da una forte vulnerabilità. L’attività esercitativa prevede l’esondazione dei principali sistemi fluviali che attraversano le Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto: i fiumi Livenza e Tagliamento, la cui gestione è stata recentemente trasferita al progetto di Piano di Regolazione del Fiume Tagliamento approvato dall’ex Autorità di Bacino dell’Adriatico settentrionale, attuale Autorità distrettuale delle Alpi orientali.
Gli aggiornamenti sul sito del Dipartimento della Protezione Civile –SITO
Le foto più belle dagli scenari dell’esercitazione di protezione civile organizzata dalla pubblica assistenza Croce Verde Villa Rosa con i volontari Anpas Abruzzo.
Il video dell’inaugurazione, il 14 aprile, a Fosdinovo del nuovo magazzino e polo formativo della Colonna Mobile Nazionale di Protezione Civile Anpas – Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze.