La comunicazione costa (e senza quella del rischio non c’è prevenzione)

Prevenzione è il termine che in italiano indica il complesso di azioni da mettere in atto per limitare al massimo i danni futuri alle persone e al territorio. Qui mi concentro sulla prevenzione non strutturale in ambito di protezione civile. Tra le azioni necessarie alla prevenzione ce n’è una (un insieme, in realtà) che ha a che fare con le persone: promuovere comportamenti di autotutela attraverso l’acquisizione della consapevolezza del rischio e dei potenziali danni a cui ci espongono gli aspetti fisici (in senso ampio) e antropici del territorio in cui viviamo. O in altre parole informare le persone per aiutarle ad accettare il rischio che proviene dal fatto di vivere in un ambiente fragile e stimolarle a organizzarsi per prevenire e limitare i danni derivanti da eventuali emergenze. Continua a leggere

La bellezza della scienza (raccontata bene)

«Oggi è un bel giorno», mi sono detto. «Ho imparato qualcosa». Qualche giorno fa ero a Ferrara, invitato dall’Ordine dei Geologi dell’Emilia-Romagna. Ero lì per parlare di comunicazione nell’ambito di un’attività formativa. La giornata era il pretesto per fare un punto. A sei anni di distanza cosa abbiamo capito del sisma che ha colpito l’Emilia-Romagna? Continua a leggere

E se la protezione civile entrasse nei luoghi di lavoro?

Quando scatta l’emergenza sono tra i primi a intervenire. Loro, i volontari di protezione civile, li vedi ovunque. Fisicamente, là dove c’è più bisogno. Ma anche su giornali, radio e telegiornali. Ci sono foto, racconti, storie. E sempre i volontari sono il corpo, l’anima e l’intelligenza di tante iniziative di prevenzione: li (ri)vedremo il prossimo 14 ottobre nelle piazze italiane per la settima edizione della campagna “Io non rischio”. La campagna nazionale promossa da Anpas, Dipartimento di Protezione Civile, Ingv e ReLuis. Continua a leggere