Il mondo si rialza col sorriso di un bambino

E’ in corso a Ghouta, sobborgo di Damasco assediato dal regime da 5 anni, un massacro di proporzioni drammatiche. Sui media italiani vediamo apparire immagini strazianti di bambini uccisi e feriti, la Protezione Civile Siriana (White Helmets) afferma che i loro centri sono stati presi di mira, Medici Senza Frontiere riferisce che le forze lealiste ed i loro alleati impediscono l’accesso di approvvigionamenti e la popolazione è allo stremo, ospedali e strutture sanitarie sono stati colpiti riducendo la capacità di offrire cure.

 

“E’ fondamentale che venga garantito l’accesso umanitario per assicurare cibo, forniture mediche e rifugi sicuri a persone che stanno sopportando il peso di questa terribile guerra che sta peggiorando ogni giorno”, ha dichiarato Sonia Khush, Direttore per la risposta umanitaria di Save the Children in Siria. Anche gli approvvigionamenti alimentari scarseggiano, sono stati colpiti forni, stabilimenti alimentari e depositi di cibo. Stando agli attivisti in loco è difficili prestare soccorso perchè pochi minuti dopo un raid aereo, appena arrivano i soccorsi, segue un ulteriore bombardamento aereo con l’obiettivo di colpire i civili e i soccorritori.

“Il giuramento ipocrita”, l’analisi di Annie Sparrow pubblicata su Foreign Policy spiega i motivi della difficoltà di portare aiuti umanitari: “(…) Anche se meno del 5% della popolazione di Ghouta Est può essere considerata combattente, il governo siriano ritira le autorizzazioni ai convogli di forniture chirurgiche sulla base del concetto secondo il quale i pazienti con ferite di guerra vadano considerati terroristi anche se la maggior parte dei pazienti che soffrono di ferite da esplosione o che subiscono l’amputazione di un arto siano civili. (…) Dal 2013, l’OMS ha speso milioni di dollari a nome del Ministero della Difesa siriano per acquistare sacche di sangue, strumenti per le trasfusioni, strumenti per il controllo incrociato e kit per esaminare malattie a trasmissione ematiche epatite B, epatite C e HIV. L’OMS continua a sovvenzionare il Ministero nonostante a nessuna di queste forniture mediche sia permesso di raggiungere Ghouta. (…) Le Forze di Sicurezza siriane controllano i depositi delle Nazioni Unite e della Croce Rossa. (…) Gli strumenti per la sterilizzazione vengono trattenuti, costringendo i chirurghi a riutilizzare strumenti chirurgici senza poterli sterilizzare tra un intervento e un altro. Antibiotici per endovena, medicinali anti tubercolosi, set per dialisi, vaccini per polio e morbillo, ferro e acido folico per donne incinte, e multivitaminici per bambini vengono negati o forniti in quantità irrisorie. (…) Se consideriamo il conflitto in una prospettiva storica, durante il conflitto a Leningrado nella Seconda Guerra Mondiale fu permesso a 1 milione e 300mila civili di lasciare la città incolumi. Durante l’assedio di Sarajevo dal 1992 al 1996, centinaia di pazienti furono evacuati per ragioni cliniche in tutta sicurezza. (…)”.

Si legge dai rapporti di diverse ONG che è possibile che il numero di bambini vittime aumenti ogni giorno, l’UNICEF ha introdotto così un comunicato “Nessuna parola può rendere giustizia ai bambini uccisi, alle loro madri, ai loro padri e ai loro cari”, l’Alto Commissario ONU per i diritti umani Zeid Ra‘ad al-Hussein ha definito l’escalation degli attacchi aerei russi e del regime siriano contro la Ghouta “Mostruosa campagna di annichilimento”.

Il bilancio delle vittime è elevatissimo e non ci sono rifugi sicuri per i superstiti. Le organizzazioni umanitarie chiedono un immediato cessate il fuoco, la fine dell’assedio, e il rispetto degli accordi garantiti da Russia, Turchia ed Iran nella conferenza di Astana che prevedono l’apertura di canali per l’ingresso sotto la supervisione ONU di aiuti e la fuoriuscita dei casi clinici gravi che necessitano di cure mediche non disponibili in quelle aree. White Helmets chiede alla comunità internazionale di non voltare le spalle di fronte all’ennesima tragedia, la guerra in Siria non è ancora finita, è necessario fare informazione, leggere e prendere posizione contro questi mostruosi crimini di guerra affinché “Il mondo si rialzi col sorriso di un bambino”.

Volmer Bonini @BoniniVolmer
Giada Stefani @capotopi

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