Clubhouse (per gli amici CH)
Il tormentone del momento. L’odierno oggetto del desiderio.
L’invito più ambito di questo inizio 2021. Il social dove poter parlare con Elon Musk in persona (o forse con un suo sosia vocale).
Clubhouse può essere uno strumento di comunicazione efficace in emergenza?
Paul Davison e Rohan Seth sono i fondatori di Alpha Exploration Co., ovvero la società che ha creato Clubhouse, la app del momento, per pochi e certamente non per tutti.
La app è disponibile solo per dispositivi iOS (a partire dalla versione 13), perciò solo per chi possiede un iPhone o un iPad. La versione Android arriverà nei prossimi mesi.
La descrizione sullo store di Apple recita:
Clubhouse is a space for casual, drop-in audio conversations—with friends and other interesting people around the world.
Go online anytime to chat with the people you follow, or hop in as a listener and hear what others are talking about.
Clubhouse è uno spazio dove fare conversazione: un social minimalista basato sulla voce degli utenti.
Uno strumento inclusivo, da un lato, e allo stesso tempo uno strumento che esclude i sordi, per il momento.
Una app che non è ancora stata pubblicata nella sua forma definitiva e che è già diventata la rivelazione di questo inizio 2021.
Io sono su Clubhouse dal 25 gennaio e ho invitato Maurizio poco dopo.
Sono giorni che frequentiamo room interessantissime e room che sono le degne eredi digitali dei peggiori bar di Caracas.
Studiamo le dinamiche, le relazioni, il comportamento delle persone, i differenti approcci tra nazioni, popoli e culture apparentemente lontane.
Grazie a Elon Musk abbiamo scoperto che la capienza massima delle room è di 5.000 utenti.
Si possono già intuire diversi stili di moderazione delle room e un certo parallelismo con i programmi trasmessi in diretta radiofonica.
ClubHouse non sarà la fine della radio: un tema che è stato oggetto di numerose conversazioni, room e programmi radiofonici proprio nel corso della giornata di sabato 13 febbraio, quando si celebra il World Radio Day, la celebrazione istituita dall’UNESCO a partire dal 2011 (in Italia abbiamo celebrato in grande stile!).
Il terremoto del 13 febbraio 2021 in Giappone
Dopo quasi un mese di frequentazione, abbiamo avuto l’occasione di fare un esperimento in occasione del terremoto che ha colpito il Giappone sabato 13 febbraio: un sisma con epicentro nell’Oceano Pacifico, 60 km al largo delle coste della Prefettura di Fukushima.
In Giappone erano le 23:08, qui in Italia erano le 15:08.
Maurizio Galluzzo ha aperto la Instant room > terremoto Giappone by Emergenza24 alle 15:12 e per un paio d’ore abbiamo accolto le tante persone che sono entrate mosse da curiosità.
Nelle room giapponesi che ho visitato, il terremoto è stato avvertito e nell’arco di poco sono tornati a parlare dell’argomento originario.
Con tranquillità e compostezza, nonostante il terremoto sia stato sentito distintamente anche a Tokyo e in gran parte del Giappone.
Chissà cosa sarebbe accaduto in Italia. Sarei curioso di leggere i vostri commenti a riguardo.
Da questa breve esperienza, abbiamo tratto qualche indicazione per poter utilizzare al meglio Clubhouse in caso di emergenza, in attesa che la app sia più matura e permetta l’accesso anche agli utenti Android, in modo da essere più rilevante in termini numerici.
Clubhouse come strumento di comunicazione in emergenza?
Qui non ci sono testi, immagini, template, copy e bot. Ognuno di noi condivide una cosa estremamente intima e personale nella socialità della app: la voce.
L’unica eccezione sono le bio degli utenti e le foto del profilo, che io e Maurizio abbiamo provato ad utilizzare per condividere la rilevazione del sisma da parte di un sismografo de L’Aquila, una coppia di giornalisti giapponesi che continuano a presentare il loro programma con indosso i caschetti e, nella seconda immagine il mio profilo mostra l’immagine tratta dal sito dell’azienda elettrica TEPCO, che rappresenta i blackout elettrici nella Prefettura di Fukushima.
Cliccando sulle immagini del profilo sul proprio dispositivo iOS è possibile vederle più grandi.
Ci sono alcune idee che ronzano e che stiamo mettendo a terra, coinvolgendo le persone con le quali abbiamo condiviso tante esperienze di social ed emergenze nel corso degli anni.
Prendendo spunto dalle dinamiche che abbiamo visto accadere su piattaforme come Twitter e Facebook, Clubhouse potrebbe rivelarsi prezioso per condividere con la voce informazioni provenienti da fonti affidabili e raccontate da voci autorevoli, con un room-reset frequente (ovvero quando il moderatore presenta la stanza agli ultimi utenti arrivati) che riassuma ciò che è accaduto, lasci spazio a pareri tecnici e possa essere un punto di riferimento per tutte le persone sulla piattaforma.
Adesso immagina tutto questo realizzato su scala locale, in un Comune, con le informazioni che riguardano la realtà locale e le indicazioni che giungono da voci conosciute e familiari.
Clubhouse come strumento di supporto emotivo per chi è stato colpito da un evento catastrofico, un luogo nel quale poter parlare ed essere ascoltati.
Perché sentirsi ascoltati è una delle cose migliori che ognuno di noi può sperimentare, soprattutto in un contesto di emergenza.
Inoltre, potrebbe essere un luogo digitale nel quale creare delle room per condividere messaggi di cordoglio e di supporto a chi ha subito le conseguenze dell’emergenza.
Sembra strano parlare di crisi ed emergenze mentre siamo in attesa di una possibile terza ondata di contagi da Covid-19: nonostante il virus, le nostre comunità, i nostri insediamenti, continuano ad essere interessanti dagli effetti di fenomeni naturali e non.
Essere pronti per affrontare l’emergenza nell’emergenza, dopo un anno di dolore e di fatica, è un’opzione che non può e non deve essere scartata. Siamo pronti?
Cosa facciamo su Clubhouse?
Maurizio ha tenuto traccia di questi primi passi di Clubhouse sul proprio sito, dove potrete trovare la Guida definitiva a Clubhouse in costante aggiornamento.
Il punto di partenza ideale per iniziare a prendere confidenza con il social più cool del momento!
Colum è su Clubhouse tutte le mattine dalle 5:00 alle 5:59 con la room:
🇮🇹 5:00 stupefacenti 🤷🏼♂️ | Club Italia🤌✅
Oltre a girovagare e frequentare room di tutto il mondo, ci prepariamo per sperimentare un nuovo strumento per la comunicazione in emergenza.
Un’ultima nota
Prima di chiudere, sentiamo il bisogno di condividere un paio di pensieri.
Per quanto esistano dei moderatori che moderano, vogliamo condividere il piacere di frequentare le room nelle quali i partecipanti sono educati e sanno ascoltare attendendo il proprio momento per aprire il microfono. A proposito, quando entrate in una room e “salite” a parlare, controllate di avere il microfono chiuso: abbiamo sentito certe cose, che voi umani…
E veniamo alla risposta alla domanda più trending del momento.
Non abbiamo inviti a Clubhouse da regalare, distribuire o mettere in palio.
Scaricando la app ed effettuando la registrazione, sarete inseriti in una lista di attesa: se qualcuno dei vostri contatti vedrà la notifica della vostra iscrizione (devono avere il vostro numero di telefono) e sceglierà di regalarvi un invito, è fatta.
Altrimenti, rimarrete in attesa fino a quando qualcuno vi fornirà un invito oppure la app diventerà liberamente accessibile.
Fiorisce nel frattempo il mercato nero degli inviti per accedere alla app, assumendo sfumature di assurdità strepitose.
Potete trovare un invito in vendita su eBay per cifre che variano da €2 a €25.
Comprare un invito è un buon investimento?