Un continente agli antipodi che ha affrontato l’estate più nera della propria storia.
Un breve viaggio nella primavera australe 2020 tra incendi, siccità e Covid-19.
«Qual’è la capitale dell’Australia?»
« Sidney!»
Una banale domanda di geografia, che ha mietuto numerose vittime in scuole di ogni ordine e grado.
Australia: un luogo percepito come lontano, esotico e perfetto. Una delle mete preferite nei sogni e nelle affermazioni di voler mollare tutto e scappare (accanto al chiringuito sulla spiaggia del Milanese imbruttito in location multiple). Come tutto ciò che è lontano e onirico, la realtà agisce come minimo denominatore comune per riportarci con i piedi a terra. Sapere che la capitale federale è Canberra sarebbe già un buon punto d’inizio.
Più che uno stato, un intero continente. Una grande, grandissima isola sospesa tra l’Oceano Pacifico, l’Oceano Indiano e l’Antartide. Un entroterra (outback) semi-desertico infinito e alcune tra le onde più incredibili da cavalcare su una tavola da surf. E l’iconico teatro dell’Opera di Sidney. Ci sanno fare anche con il vino, soprattutto nel sud-ovest del paese.
Un paradiso che non è esente da rischi.
Australian Black Summer
A cavallo tra la scorsa primavera e l’estate australiana (fine ottobre 2019), mentre noi ammiravamo i colori del nostro autunno ancora ignari di una nuova epidemia virale in Cina, l’Australia ha affrontato il più devastante incendio della propria storia recente.
La BBC ha confrontato l’estensione dell’area colpita dagli incendi sovrapponendola alle mappe di Regno Unito, Stati Uniti e Giappone. Una rappresentazione molto efficace per spiegare quanti sono centomila chilometri quadrati.
Un rogo lungo 79 giorni, scaturito da un temporale con 19.000 fulmini, che è arrivato a minacciare le porte di Sidney, dove ha distrutto circa un centinaio di case.
Un paio di fonti per approfondire:
Anatomy of a “mega-blaze” pubblicato il 26 luglio 2020 dall’emittente pubblica australiana ABC News per ripercorrere tutte le fasi dell’incendio;
Australia fires: A visual guide to the bushfire crisis un articolo della BBC del 31 gennaio 2020 che racconta visivamente cosa è accaduto e quale è stato l’impatto dell’evento.
La commissione d’inchiesta nel Nuovo Galles del Sud
Il 31 luglio 2020, la commissione d’inchiesta istituita dal governo dello stato federale del Nuovo Galles del Sud – New South Wales, NSW – per fare luce sull’accaduto ha pubblicato il proprio report [Final Report of the NSW Bushfire Inquiry], delineando scenari angoscianti per il futuro.
Un’analisi secca e oggettiva che si conclude con una serie di raccomandazioni apparentemente banali, ma che possono avere la capacità di limitare i danni provocati dal fuoco. In breve:
- i residenti delle aree a rischio dovranno condurre operazioni di disboscamento programmato
- migliorare le strategie di spegnimento aereo, prevedendo un numero maggiore di missioni notturne
- introdurre le tecniche di gestione del territorio della tradizione aborigena
- migliorare i sistemi di allerta dei fumi degli incendi boschivi e approfondire la ricerca sulle conseguenze dei fumi sulla salute umana
- rendere le agenzie governative più efficienti e monitorare i progressi
Un’analisi che calza perfettamente anche in un contesto molto differente da quello australiano e che costituisce una lesson learned preziosa, da studiare e implementare anche a latitudini diverse.
Il clima cambia e non migliora
We have to accept also that our climate is changing and those who wrote the report acknowledge that – Gladys Berejiklian, NSW Premier
Dobbiamo accettare che il clima sta cambiando e che gli autori del report ne sono coscienti sono le parole del capo del governo dello stato del Nuovo Galles del Sud, Gladys Berejiklian (@gladysb).
Un segnale importante nel riconoscere e accettare che il clima sta cambiando e che business as usual è una formula destinata ad avere effetti catastrofici per l’umanità.
Qual’è la situazione alla fine della Australian Black Summer?
Vice Asia lo racconta in un video, disponibile su Youtube, che racconta l’impatto sulle persone e sulla natura, sollevando una serie di spunti di riflessione in vista della nuova stagione estiva.
La discussione sull’adeguatezza e la capacità di gestire le emergenze, in un contesto estremamente teso tra incendi boschivi, siccità e l’emergenza legata al coronavirus (Covid-19), divampa nella primavera australiana.
Witam!
Mi trovavo a Hobart in quel periodo, insieme alla mia famiglia noleggiammo un’auto https://rental24h.com/australia/hobart-airport/sixt e andammo ad esplorare gli affascinanti paesaggi della Tasmania. Viaggiando con un’auto a noleggio, abbiamo visitato spiagge pittoresche, cime montuose e monumenti locali, godendoci ogni momento con la nostra famiglia. Questo viaggio è diventato per noi un’avventura indimenticabile, rimasta per sempre nei nostri cuori.