#PASocial lancia la sfida per un’amministrazione sempre più digitale

Per la Settimana dell’Amministrazione Aperta, il 7 febbraio a Rimini il Coordinamento PASocial Emilia-Romagna e la Camera di Commercio della Romagna hanno organizzato un incontro per approfondire il tema del nuovo codice digitale dell’amministrazione digitale e dei servizi digitali per le imprese e il turismo.

La digitalizzazione è una sfida che l’amministrazione pubblica è chiamata ad affrontare già da tempo, ma con cui deve fare sempre più i conti in un contesto tecnologico e sociale che cambia sempre più velocemente. Lo stesso vale per le imprese, a cui si richiede di essere innovative e pronte a informatizzare tutti i processi.

Come ha evidenziato giustamente l’assessore Eugenia Rossi Di Schio del Comune di Rimini, che ha ospitato l’evento, “digitalizzare è anche eliminare la carta, ma non solo. Non è questo il principale obiettivo, bisogna ragionare sul processo che consiste in una semplificazione a vantaggio dei cittadini e della comunità.”

Nel corso della mattinata presentata da Luca Calzolari, uno dei coordinatori di #PASocial E-R insieme ad Eleonora Zaccheroni e Alessio Pecoraro, tra i tanti spunti sono emersi alcuni temi ricorrenti e fondamentali: semplificare il codice di amministrazione digitale, ridurre il digital divide e avvicinare tutti i cittadini ai servizi digitali, investire sul patrimonio di dati (big data e open data) che rappresentano una vera e propria fonte di ricchezza, potenziare parallelamente competenze e infrastrutture.

Alice Parma, sindaco di Sant’Arcangelo di Romagna e qui in rappresentanza di Anci Emilia-Romagna, ha ricordato che “se poi non c’è la banda larga non si possono erogare servizi digitali evoluti” e quindi si è lavorato proprio sui bandi a sostegno degli investimenti nelle infrastrutture per la digitalizzazione.

Il parere di Antonio Tonini di InfoCamere è che non bisogna però dimenticare che “all’infrastruttura IT si richiede una grande capacità di gestione non solo dei dati ma anche della sicurezza. Identità digitale e cassetto digitale sono tutti servizi a vantaggio degli imprenditori, ma diventa molto importante la certificazione dei meccanismi di vigilanza.”

Dimitri Tartari, coordinatore Agenda digitale Emilia-Romagna, presentando gli assi di intervento e le priorità regionali, ha sottolineato che “le competenze digitali rappresentano il tema rilevante” e che “esiste un forte bisogno di abbassare la complessità della comunicazione, semplificare il messaggio e far capire che nel digitale ci sono potenzialità che si possono sfruttare al meglio.”

Anche Guido Scorza, del Team trasformazione digitale, parlando del Codice di amministrazione digitale ha rimarcato l’importanza di tradurre in modo semplice anche il CAD e di renderlo più fruibile e più flessibile. Mentre auspica che le leggi in futuro possano essere scritte come ipertesti, ricorda che l’amministrazione “siede su un patrimonio di dati, che dovrebbero essere utilizzati in maniera più efficiente.” A questo scopo è stata creata la Piattaforma digitale analisi dati a servizio delle PA, seguendo l’assioma per cui “I dati si condividono e non si spostano, ma si integrano”. Tanti i servizi digitali pensati anche per i cittadini, come il domicilio digitale a cui ricevere tutte le comunicazioni. Il governo però ha preferito rimandare lo switch off di tutti i servizi solo al momento in cui il numero dei cittadini iscritti sarà tale da renderlo possibile.

In questo percorso lungo e articolato verso la digitalizzazione di tutti i servizi per la Pubblica Amministrazione e per le imprese, Fabrizio Moretti, Presidente della Camera di commercio dell’Emilia-Romagna, vede nell’associazione #PASocial un potenziale alleato per costruire una comunicazione pubblica al passo con l’innovazione.

Alessandra De Savino
@aledesavino

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