Curare l’Italia è Curare la sua Cultura

All’interno della parola “Cultura” ne è contenuta un’altra che ne rappresenta la radice e una delle più importanti funzioni, la parola “Cura“.

A questo non avevo mai pensato. È stata l’associazione Cultura Italiae, nel manifesto-proposta “Abbiate Cura dell’Italia e della sua Cultura”, a scriverlo. E mi ha fatto tornare alla mente ciò che spesso mi diceva, in dialetto angerese, la mia zia Eliade (che poi era la prozia, insomma, una nonna): “Nina, curare le cose, le persone, i rapporti non pensare non costi fatica, però non lo rimpiangerai”.

Non so, oggi sembra che tutto debba essere semplice, immediato, che la fatica non sia contemplata. Credo invece – la saggezza della zia non può essere messa in discussione – che nulla di bello possa arrivare senza sudarlo un po’. Senza investire – tempo, risorse e tutto ciò che serve – nel prendersene cura. E investire nella cura dell’Italia potrebbe non essere un’idea così malsana.

Leggere il manifesto di Cultura Italiae porta via un paio di minuti. Sottoscriverlo ancora meno. Impegnarci un po’ di più, ma come diceva la zia “non lo rimpiangeremo”.

@francimaf

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