Piani di protezione civile, di emergenza, di comunicazione e ora pure un Piano C… tranquilli non si tratta di un nuovo adempimento ma di un nuovo spazio dedicato a comunicare, conoscere e condividere storie, racconti ed esperienze sul tema della protezione civile, delle emergenze e non solo.
Da dove iniziare allora? Credo che comincerò condividendo con voi un’iniziativa a cui ho preso parte questo fine settimana. Mentre molti di voi erano a Montichiari per il Reas, a Pisa si è svolto l’Internet Festival, quattro giorni di iniziative culturali, educative, artistiche e comunicative legate al mondo di internet.
Anche in questa edizione il tema delle emergenze ha trovato spazio con ben 6 diversi appuntamenti. La giornata del giovedì si è aperta con la presentazione di due applicazioni per smartphone: Inforischio, app sviluppata dalla Protezione Civile di Lucca che fornisce informazioni su eventi, viabilità, meteo e news della provincia oltre al fondamentale servizio di allerta per le varie criticità possibili con informazioni su cosa fare in caso di emergenza; #Nicolosicura, app sviluppata dal Comune di Nicolosi a supporto del nuovo piano di protezione civile comunale dedicata ai cittadini e ai tantissimi turisti che ogni anno vi si recano per raggiungere i crateri dell’Etna, con informazioni su eventuali emergenze e sulle norme di comportamento da adottare. Questa app ha poi una interessante e innovativa funzione “Portami al sicuro”: permette all’utente che l’attiva di avviare la navigazione guidata all’area di attesa più vicina al luogo in cui si trova, così il turista può mettersi in salvo anche senza conoscere la collocazione delle aree di emergenza. Oltre a queste è stato presentato anche un tracker per escursionisti: un dispositivo tascabile a basso costo, bassa manutenzione e indipendente dalle reti telefoniche che potrebbe aiutare molto i soccorritori in caso di dispersi o di emergenze.
Nella seconda giornata è stata presentata l’esperienza di Emergenza24, ad oggi punto di riferimento per le emergenze. Una grande community che ogni giorno seleziona e diffonde, principalmente su Twitter, informazioni in tempo reale sull’emergenze e i fatti in corso, oltre che consigli utili su comportamenti da adottare e sulla prevenzione. Sono oltre 400milioni le notizie all’anno che vengono processate da Emergenza24 e, di queste, dopo un’attenta attività di fact-checking solo 2milioni sono quelle pubblicate e diffuse seguendo un protocollo “asettico” ben preciso e riconoscibile:
[DD.MM-HH.MM] #COMUNE #PROVINCIA #STATO #TIPODIEVENTO INFORMAZIONI ULTERIORI
[08.10-00:30] #Fiordimonte #Macerata #TERREMOTO (00:20) ML 3.0 -9 km (INGV) pic.twitter.com/nfNNe5FSW2
— Emergenza24 (@Emergenza24) 7 ottobre 2017
La giornata del sabato è stata invece dedicata ai cambiamenti climatici e all’early warning per gli Tsunami. Ebbene sì, anche nel Mar Mediterraneo, c’è il rischio tsunami, per questo motivo all’INGV è attivo il Centro Allerta Tsunami (CAT) che si occupa del loro monitoraggio nel nostro mare e di inviare messaggi di allerta agli organismi competenti. In pochissimi secondo il CAT è in grado di stabilire se, a seguito di una scossa di terremoto, si possa o meno verificare uno tsunami diramandone l’allerta. Naturalmente la tecnologia non basta, perché un sistema di early warning funzioni è necessaria un’attenta fase di pianificazione, la cooperazione, la discussione e la comunicazione oltre che l’educazione la partecipazione e le esercitazioni.
Non possiamo più negare i cambiamenti climatici, in un periodo dove le flash flood sono sempre più frequenti dobbiamo imparare a gestire questa incertezza. Le previsioni meteo sono previsioni e come tali non indicheranno mai il punto preciso dove pioverà ma un’area e nemmeno sapranno indicare con precisione l’ora in cui inizierà a nevicare. Una soluzione facile a questa complessità non c’è, partiamo da comunicare tutto, comunichiamo i rischi, le allerte, i fenomeni in tempo reale affrontando un problema alla volta.
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