eCall, arcobaleni e unicorni: una panoramica.

ecall banner 112 euIl Pan European Emergency Call System,  più familiarmente conosciuto come eCall, è il sistema di comunicazione di emergenza a bordo delle automobili e dei furgoni leggeri  di nuova omologazione venduti nell’Unione Europea a partire dal 31 marzo 2018.

 

Arcobaleni ed unicorni continuano a segnare il percorso di questo blog.

Nel corso del 2016, le strade d’Europa hanno registrato oltre 25.000 decessi e oltre 135.000 feriti gravi in seguito ad incidenti stradali. Nonostante il miglioramento rispetto al 2015, circa il 2% in meno, i dati non sono ancora sufficienti rispetto all’obiettivo di ridurre, tra il 2010 ed il 2020, il numero di morti e di feriti gravi del 50%.

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Per rimanere in tema di sicurezza stradale, il prossimo 18 giugno, l’ETSC organizzerà a Brussels un evento per fare il punto della situazione, intitolato Safer and Smarter The road to 2030, durante il quale sarà presentato il report annuale Road Safety Performance Index (PIN).

Il sistema eCall, che ha avuto una lunga gestazione, si inserisce nel quadro delle iniziative dell’Unione Europea per affrontare delicato tema della sicurezza stradale.

 

eCall, di che cosa stiamo parlando?

eCall è un sistema di chiamata di emergenza che viene attivato automaticamente in caso di incidente stradale, oppure può essere attivato manualmente da uno degli occupanti della vettura.

Il dispositivo a bordo dell’auto, chiamato IVS (In-Vehicle System), è integrato nella vettura e consente di effettuare una chiamata di emergenza al 112, che oltre a consentire la comunicazione telefonica tra la Centrale 112 e gli occupanti della vettura, trasmette alla Centrale un MSD (Minimum Set of Data), che include la modalità di attivazione (manuale/automatica), il tipo veicolo, il numero di identificazione del veicolo (VIN), il tipo di carburante (benzina, gasolio, GPL, …), data e ora dell’evento, numero di passeggeri a bordo, localizzazione del veicolo (determinata grazie alla Galileo e EGNOS, GPS e GLONASS) e direzione di marcia.

Ovvero, le informazioni cruciali che occorrono ai servizi di emergenza.

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Una tecnologia che affonda le proprie radici in un’altra epoca e che costituisce un passo importante per la riduzione del tempo di risposta dei servizi di emergenza. La chiamata viene effettuata sulla linea GMS (2G), niente 3G/4G, consentendo la comunicazione vocale tra operatore e occupanti della vettura e la trasmissione attraverso il canale voce del MSD, che viene interpretato da uno specifico modem in banda e reso quindi disponibile sul computer dell’operatore 112.

La Commissione Europea ha stimato una riduzione dei tempi di attivazione del 40% nelle aree urbane e del 50% nelle aree rurali, con 1500 vittime della strada in meno ogni anno.

Il sistema eCall è basato sul Numero Unico di Emergenza europeo 112, ovvero il numero che il dispositivo IVS chiamerà automaticamente in caso di incidente oppure manualmente se attivato da uno degli occupanti della vettura. Questo garantisce agli automobilisti europei la garanzia di ricevere soccorso in caso di emergenza in tutti i paesi dell’Unione Europea.

 

eCall, cosa ne sarà della nostra privacy al volante?

Sorrido quando viene sollevato il problema della tutela della riservatezza dei propri dati.

Le polemiche che vengono espresse in varie sedi, con modi ed espressioni anche colorite, sono frutto del sentito dire, dell’ingigantimento che una storia trasmessa oralmente subisce ad ogni passaggio. Vi ricordate il gioco del telefono senza fili? Ecco.

Car SOS button e callChiariamo definitivamente questo aspetto: il dispositivo IVS a bordo delle automobili omologate nell’Unione Europea a partire dal 31 marzo 2018 non traccia il percorso dell’automobile, non spia le conversazioni nell’abitacolo, non controlla da remoto la vostra automobile.

In caso di incidente, potrebbe fare la differenza tra la vita e la morte, inviando una chiamata di emergenza corredata dalle informazioni fondamentali per essere soccorsi al più presto (tra le quali, la posizione del veicolo). Le informazioni contenute nell’MSD vengono acquisite al momento dell’impatto (oppure quando viene attivato il pulsante presente nell’abitacolo dell’automobile) esclusivamente dalla Centrale 112 che riceve la chiamata. Per approfondire la tematica privacy, suggerisco la lettura di questo documento, predisposto dalla Commissione Europea. L’IVS non è una scatola nera. 

 

eCall, quanto ci costi?

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La questione dei costi del dispositivo IVS è diventato uno dei temi portanti sui Social e su talune testate simil-giornalistiche.

Non credo ci sia molto da dire, ma quel poco è importante. Il dispositivo è parte integrante della vettura, quando la ritirerete dalla concessionaria sarà già installato a bordo. Quindi, è già incluso nel prezzo della vettura.

Ma quanto costa? Arrotondando, circa 100€. È tanto? È poco? Fate due conti su quanto possa incidere sul prezzo finale della vostra nuova auto. E poi pensate a quanta differenza può fare per voi in caso di incidente. Davvero sono 100€ il problema?

 

eCall, e in Italia?

Concludo questa prima panoramica con una breve nota sulla situazione in Italia.

iheero ecall eu areuL’implementazione del sistema eCall nell’Unione Europea è avvenuto tramite due progetti: HeERO e iHeERO.

Entrambi i progetti hanno visto la partecipazione di partner italiani (in iHeERO comprendono Autostrada del Brennero A22, ACI, AREU, Beta 80 Group, Centrale Unica Emergenza PA Trento, Centro Ricerche FIAT TrentoMagneti Marelli, Piaggio Group, TIM e Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia ) che hanno dato il proprio apporto per realizzare il progetto del Pan European eCall System.

Attualmente, l’unico PSAP italiano in grado di ricevere chiamate eCall è la Centrale Unica di Risposta NUE 112 di Varese, che alla fine del mese di marzo 2018 ha superato brillantemente il conformity assessment, effettuato da NavCert in ossequio al Regolamento UE n. 305/2013. Inizialmente la CUR di Varese gestirà la ricezione ed il trasferimento delle chiamate eCall per tutto il territorio nazionale.

Radio 24 ha intervistato il CIO di AREU, Piero Maria Brambilla, sulla sperimentazione eCall presso la CUR NUE 112 di Varese nel settembre 2013: un racconto interessante che, a distanza di qualche anno, risulta essere estremamente efficace nel descrivere un progetto ambizioso e importante per tutti i cittadini europei. L’intervista è molto interessante e permette di sfatare il mito che circola intorno alla scelta della CUR NUE 112 di Varese, quale pilot test site italiano per i progetti HeERO e iHeERO.

Piero Maria Brambilla, CIO di AREU,  è stato intervistato, sempre da Radio 24, lo scorso 6 aprile da Enrico Pagliarini, conduttore del programma 2024, per un follow up a cinque anni di distanza.

eCall, ulteriori risorse

Olga Sehnalová, Eurodeputata della Repubblica Ceca e relatrice della proposta al Parlamento, ha dichiarato che “il sistema eCall contribuirà ad incrementare la sicurezza degli utenti della strada in maniera significativa, riducendo il tempo necessario ai servizi di emergenza per raggiungere il luogo di un incidente. Purtroppo, il numero di morti sulle strade europee continua ad essere alto in modo inaccettabile”.

REGOLAMENTO (UE) 2015/758 [requisiti di omologazione per lo sviluppo del sistema eCall di bordo basato sul servizio 112 e che modifica la direttiva 2007/46/CE]

REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2017/79 [prescrizioni tecniche e procedure di prova per l’omologazione CE dei veicoli a motore per quanto riguarda i relativi sistemi eCall di bordo basati sul servizio 112, nonché delle entità tecniche indipendenti e dei componenti eCall di bordo basati sul servizio 112, e che integra e modifica il regolamento (UE) 2015/758 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto concerne le deroghe e le norme applicabili].

eCall è un argomento vasto e discretamente complesso, coinvolge ambiti e attori differenti al fine di rendere più sicure le strade di tutta l’Unione Europea. Questo post non ambisce a presentare una panoramica dettagliata, vuole tracciare i confini di una innovazione che farà la differenza per molti di noi.

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