Cambia l’algoritmo di Facebook, niente panico e ripensiamo la strategia

Anno nuovo, nuova modifica all’algoritmo di Facebook, cioè quella formula che decide cosa farci vedere (o meno) nel nostro News Feed. Facebook ha, infatti, annunciato che: “was built to bring people closer together and build relationships. One of the ways we do this is by connecting people to meaningful posts from their friends and family in News Feed. Over the next few months, we’ll be making updates to ranking so people have more opportunities to interact with the people they care about. (…) Because space in News Feed is limited, showing more posts from friends and family and updates that spark conversation means we’ll show less public content, including videos and other posts from publishers or businesses. As we make these updates, Pages may see their reach, video watch time and referral traffic decrease. The impact will vary from Page to Page, driven by factors including the type of content they produce and how people interact with it.”

In parole povere, con questa modifica, saranno privilegiati I contenuti prodotti da amici e familiari che abbiamo nella nostra rete e vedremo meno i contenuti delle pagine che seguiamo. Naturalmente gli effetti di questo cambio di algoritmo nella reach variano da pagina a pagina e in base ai diversi contenuti che sono pubblicati. Ma che si parli di pagine di importanti brand, o del Comune o dell’associazione di protezione civile dovremo fare i conti con questa modifica e con il probabile calo della reach dei post.

Caro social media manager o gestore di una pagina metti da parte il panico iniziale dopo questa notizia e cerchiamo di capire insieme come possiamo affrontare questo cambiamento.

La prima cosa (e anche la più immediata) che puoi fare è quella di invitare (pubblicando un post) gli utenti a spuntare l’opzione “mostra per primi” dal menu “pagina seguita” (“segui già” sugli smartphone) sotto l’immagine di copertina della pagina che curi. Questa funzione permetterà agli utenti di vedere per primi i nuovi post della pagina ogni volta che si collegheranno a Facebook. Attenzione! Si tratta di un “bello sforzo” per l’utente, quest’azione sarà fatta dai fan più fedeli, in più l’utente lo farà solo con alcune pagine che segue, di cui è interessato e solo se avrà visto il post di invito o è a conoscenza di questa funzione.

La seconda cosa che puoi fare è sederti alla scrivania e ripensare alla tua strategia social. Fai un passo indietro, consulta gli insights e guarda quali sono i post che negli ultimi sei mesi sono andati meglio, quali hanno avuto maggiori condivisioni, commenti e interazioni. Bene, ora avrai un quadro abbastanza chiaro di quali sono i contenuti di qualità che interessano ai fan della pagina. La qualità dei contenuti continuerà a prevalere sulla quantità, non postare tanto per pubblicare qualcosa o perché devi pubblicare un post al giorno, fallo perché hai qualcosa di interessante e di valore da dire alla community.

Ecco con questo algoritmo dovrai fare ancora maggiore attenzione alla tua community e tra questi individuare i fan o veri e propri opinion maker con cui creare una rete che ci permetta di attivare le condivisioni. I profili personali, con questa modifica, hanno ancora più valore, individua i profili (anche interni al nostro ente o organizzazione) e fai in modo che condivida i contenuti di qualità della pagina. Per esempio: sei il gestore della pagina di un Comune, è stata emessa una allerta meteo e hai appena pubblicato il post con questa comunicazione. Ora potresti chiedere al sindaco e agli assessori (ma anche ai consiglieri) di condividere il post della pagina con l’allerta sui loro profili personali (e non di crearlo ex novo). In questo modo avrai la possibilità che il contenuto sia visualizzato da un numero maggiore di utenti (anche non fan della pagina), che si attivino altre condivisioni, commenti e reazioni e che il post arrivi nel news feed. Attenzioni! Fai attenzione al post, predisponilo con cura, senza fare copia/incolla del comunicato stampa, inserisci una bella foto. Ma soprattutto monitora le interazioni e rispondi ai commenti.

Nella strategia poi non dovrà mancare lo spazio per video e soprattutto live video che hanno tassi di engagement più alti dei normali post. Attenzione! Anche in questo caso i video non dovranno essere fatti “tanto per”, sono una opportunità e devono avere un valore strategico. Non tutte le occasioni sono ideali per un video live!

Per ultima, ma non meno importante, è l’adv. Ebbene sì, l’obiettivo chiaro e lampante di questo ennesimo aggiornamento di Facebook è quello di farti spendere (e di far guadagnare Mark, naturalmente). Le sponsorizzazioni, se fatte bene, sono una risorsa importante per la crescita e la reach della pagina, anche quando si parla di servizio pubblico. Ritaglia del budget per l’adv, inizia facendo dei test sui post che già hanno buone performance, per poi essere pronti a fare delle adv anche in situazioni di emergenza.

Insomma, se ti occupi di una pagina di un ente pubblico, una associazione di protezione civile o altro, avrai come principale obiettivo quello di raggiungere più persone possibile soprattutto se si tratta di diffondere informazioni di servizio o in emergenza. Non farti abbattere da statistiche poco incoraggianti, ma continua a sperimentare, perfeziona i contenuti, non cercare di fregare l’algoritmo e buon lavoro!

@ChiaraBianchini

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