Comunicare l’emergenza, il modello del Comune di Spoltore


Prosegue il viaggio attraverso l’Italia alla scoperta delle best practice sul tema della comunicazione in emergenza e della protezione civile. Oggi vi porto a Spoltore, comune con oltre 19mila abitanti della provincia di Pescara. A gennaio di quest’anno, infatti, l’amministrazione comunale ha presentato il progetto #Comunicare l’emergenza dedicato ai nuovi modelli comunicativi e informativi per la protezione civile. Di cosa si tratta e quali sono gli obiettivi? Ne parliamo nel dettaglio, in questa intervista, con Stefano Burrani Consigliere alla Protezione Civile del Comune di Spoltore e Lina Gwozdz di Sinergie Education organismo di formazione che segue questo progetto.

Quali sono gli obiettivi e la durata del progetto #Comunicare l’emergenza?
Il progetto #Comunicare l’emergenza persegue come finalità lo sviluppo e realizzazione di un set integrato di attività e di strumenti operativi da utilizzare nei periodi di normalità e nelle diverse fasi del ciclo emergenziale per migliorare i processi di comunicazione nel Sistema Protezione Civile.
La scelta progettuale di intersecare iniziative e strumenti, nasce dall’esigenza di creare una forte sinergia tra tutte le componenti istituzionali e le strutture operative di volontariato che agiscono all’interno del Sistema Comunale Di Protezione Civile.
Il progetto vuole formare cittadini, operatori comunali e del volontariato alla comunicazione in circostanze di emergenza, quando tutti siamo più vulnerabili di fronte alla diffusione di informazioni sbagliate, allarmistiche o inefficaci.
#Comunicare l’emergenza è un progetto a valere sull’Avviso della Regione Abruzzo “Comunicare per proteggere” e finanziato dal POR FSE 2014-2020. La conclusione ufficiale è fissata al 31 dicembre 2019, ma verrà portato avanti dall’Ente a livello istituzionale andando a costituire un nuovo servizio comunale permanente.

Come è stato costruito questo progetto e il percorso formativo? Avete incontrato delle difficoltà nella sua definizione?
Il progetto nasce per rispondere all’Avviso della Regione Abruzzo “Comunicare per Proteggere”.
La fase di avvio e promozione del progetto, l’implementazione di un’APP customizzata, la costruzione di un piano di comunicazione integrato, il percorso formativo di 4 moduli per un totale di 100 ore è coperto dagli 81 mila euro del finanziamento ottenuto.
La definizione del progetto è stata abbastanza lineare, perché la complessità del Sistema Protezione Civile si riverbera sulla delicata questione della presenza dell’Amministrazione Comunale sui social: una presenza necessaria per la comunicazione del rischio e dell’emergenza. Negli ultimi anni per tutte le Pubbliche Amministrazioni l’importanza di un sano rapporto con le nuove tecnologie di comunicazione è diventata sempre più evidente. Sono da considerare oramai un dato acquisito per la maggior parte della popolazione nel rapporto con le istituzioni.

Il progetto è stato presentato nel mese di gennaio e prevede la realizzazione di un piano di comunicazione, un percorso formativo per operatori e cittadini e la realizzazione di una APP, a che punto siamo?
I corsi partiranno nel mese di giugno, l’APP sarà presentata al termine della fase di formazione e dopo un periodo di promozione che servirà a farne capire il funzionamento a tutti i cittadini.

Il piano di comunicazione sarà l’ultimo step poiché capace di integrare gli strumenti di comunicazione “costruiti” grazie al progetto: dalle abilità relazionali e comunicative di tutti gli operatori del sistema di protezione civile all’implementazione dell’APP.

Pilastri del progetto saranno la formazione sulla comunicazione istituzionale e di protezione civile di operatori di protezione civile e la diffusione del piano comunale di protezione civile. Quali strategie di comunicazione avete individuato per raggiungere la popolazione?
La strategia di comunicazione prevede campagne above the line e campagne sul web, nello specifico:

  • ideazione di un’immagine coordinata di progetto
  • evento di lancio aperto a tutta la popolazione
  • affissione di poster sul territorio comunale e vele pubblicitarie itineranti 6×3
  • stampa di volantini e brochure
  • pubblicizzazione sulla pagina web ufficiale del Comune di Spoltore e della società Sinergie Education che collabora alla realizzazione del progetto
  • promozione sulla pagina Facebook del Comune di Spoltore e di Sinergie Education
  • promozione sulla pagina LinkedIn di Sinergie Education
  • redazione di comunicati stampa
  • evento di diffusione finalizzato a informare e diffondere in modo capillare sulla conclusione delle attività del Progetto.

Che funzioni avrà la APP e che tipo di informazioni saranno a disposizione dei cittadini?
La APP sarà riservata ad informazioni sulla viabilità durante le emergenze e le allerte meteo: i cittadini potranno utilizzarla per inviare segnalazioni, che saranno filtrate e condivise solo se necessario e in seguito alla loro verifica. Sono previsti dei canali prioritari per alcune istituzioni, ad esempio le scuole, case di riposo e di cura e così via. Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, Protezione Civile e Croce Rossa potranno usare l’APP per mandare segnalazioni di allerta: inoltre l’APP sarà in stand by in situazioni ordinarie e dunque la sua attivazione informerà automaticamente i cittadini che è in corso un’emergenza.

Avete previsto la definizione di policy e di strategie per la comunicazione in emergenza sui social network?
Al termine del percorso formativo, abbiamo previsto la definizione tra gli attori del sistema di protezione civile di norme di comportamento condivise.
Sarà definita una policy:
– esterna che regola dettagliatamente i rapporti con gli utenti, chiarendo anche cosa si possano o non possano aspettare dal profilo social della Protezione Civile Comunale.
– interna che fornisce agli Operatori di Protezione Civile le linee guida per una corretta comunicazione sui social network.

Che risposta c’è da parte dei cittadini?
È ancora presto per dirlo, ma abbiamo incontrato molto entusiasmo nei cittadini per l’arrivo dell’APP.
I corsi, invece, puntano a formare una categoria specifica di persone, per il loro ruolo o la collocazione geografica sul nostro territorio, piuttosto che a raggiungere un grande numero indistinto di cittadini.

Tra gli adempimenti che riguardano il piano di comunicazione c’è quello di comunicarlo alla popolazione, in merito a questo sono previste attività specifiche di comunicazione? Se sì, di che tipo?
Innanzitutto abbiamo fatto una presentazione pubblica del progetto e delle sue finalità. Sicuramente una volta attivata l’APP faremo altri incontri per spiegare ai cittadini il suo funzionamento, a cui farà seguito una simulazione di evento emergenziale.

Che risultati vi auspicate? Prevedete una verifica al termine del progetto con, per esempio un sondaggio, o con tempi di ritorno più lunghi, come ad un anno dalla chiusura del progetto?
Attraverso il numero di download della APP saremo sicuramente in grado di valutare in maniera più rigorosa anche l’impatto di questo progetto sul territorio, ma già adesso da una prima analisi informale possiamo confermare un certo interesse da parte dei cittadini e delle istituzioni. Non è prevista una fase di verifica finale, sia perché il progetto è pensato come un servizio permanente, sia perché la sua evoluzione sarà monitorata in tempo reale durante tutto il suo sviluppo.

E voi, cosa ne pensate di questo progetto? Ne conoscete altri simili in Italia? Lasciatemi la vostra opinione nei commenti!

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